26 aprile 2016: l’associazione inglese Action on Armed Violence (AOAV) ha pubblicato il report “Anaceptable Harm: AOAV’s Explosive Violence Monitor 2015” che propone una fotografia globale degli incidenti causati da armi esplosive in aree popolate, ed il loro impatto sui civili.

I dati che emergono dall’analisi dimostrano un aumento dei morti e dei feriti tra i civili rispetto all’anno precedente, il 2014, confermando l’andamento degli ultimi 4 anni.

Nel 2015 si sono registrati 43.786 vittime, tra morti e feriti, provocati da 2170 incidenti da armi esplosive.

Di queste vittime 33.307 sono rappresentate da civili, ossia il 76%, con un aumento del 2% rispetto al 2014.

Viene evidenziato anche un netto aumento nel numero registrato di morti e feriti civili dovuti ad attacchi suicida, 9205, numero che rappresenta il 67% in più rispetto al 2014, nonostante il numero di incidenti sia rimasto simile con 240 casi nel 2014 e 253 nel 2015.

Afghanistan, Iraq, Nigeria, Siria, Yemen sono i paesi che hanno subito l’impatto più alto in termini di morti e feriti nel 2015.

Solo in Siria sono stati registrati più di 10.000 casi ed il numero continua a salire.

Nel mondo sono 64, tra paesi e territori, che hanno registrato incidenti, 5 paesi in più rispetto al 2014.

Per scaricare il report completo clicca qui.

[ddownload id=”5727″]
[ddownload_size id=”5727″]