COMUNICATO STAMPA

GIORNATA INTERNAZIONALE DI MOBILITAZIONE PER FERMARE IL FINANZIAMENTO AI PRODUTTORI DI BOMBE CLUSTER.

INCOMPRENSIBILE IL BLOCCO DELLA DISCUSSIONE DELLA LEGGE SUL DISINVESTMENTS PRESSO LA COMMISSIONE FINANZE DEL SENATO (S.57)

COMUNICATO STAMPA – Roma-16 giugno 2016: Malgrado la messa al bando internazionale delle munizioni cluster, 158 istituti finanziari, presenti in 14 paesi, hanno investito oltre 28 miliardi di dollari in 7 aziende1 produttrici di cluster bombs tra il 1 giugno 2012 e l’8 aprile 2016, come dichiarato dal rapporto

‘Worldwide Investments in Cluster Munitions: a shared responsibility’ pubblicato da PAX (Olanda) e lanciato oggi.

138 su 158 istituzioni finanziare, provengono da paesi che non hanno aderito alla Convenzione sulle Munizioni Cluster (CCM)2 del 2008. Di questi, 74 provengono dagli Stati Uniti, 29 dalla Cina e 26 dalla Corea del Sud. Gli altri 20 istituti finanziari invece provengono da paesi che hanno aderito alla CCM: Canada, Francia, Germania, Giappone, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

Le munizioni cluster negli ultimi anni sono state usate in Libia, Yemen, Siria, Sudan e Ucraina, continuando a disseminare incidenti, morti, vittime e sopravvissuti, per questo è importante che leggi che impediscano di finanziare la produzione di questi ordigni, come il disegno di legge “Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo”  attualmente presso la Commissione Finanze del Senato, completino il proprio iter” dichiara  Schiavello direttore della Campagna Italiana Contro le mine- Onlus  “ La legge italiana di ratifica della Convenzione di Oslo è già considerati una buona pratica in questo settore, ma possiamo fare molto di più finalizzando uno strumento legislativo più idoneo in grado di contrastare anche in campo economico finanziario il proliferare di questi ordigni, una legge che potrà essere presa a riferimento anche da altri paesi e a contribuire a fermare le morti provocate da queste armi, in cambio di un rendimento che può definirsi senza mezzi termini un rendimento infame.”  conclude Schiavello.

La Campagna Italiana dedicherà alla sensibilizzazione sul tema del disinvestiment e al sostegno dell’iter del disegno di legge “Divieto di finanziamento delle imprese che svolgono attività di produzione, commercio, trasporto e deposito di mine antipersona ovvero di munizioni e submunizioni a grappolo” il periodo che va dal Global Action Day del 16 giugno al 1 agosto, giornata in cui si celebra l’anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione sulle Munizioni Cluster. In questo periodo verranno condotte attività di advocacy nei confronti delle Istituzioni Politiche e degli attori finanziari coinvolti. Continuerà inoltre la petizione online per fermare gli investimenti esplosivi “Stop Explosive Investetment” presente sul sito www.campagnamine.org

1China Aerospace Science and Industry, China Aerospace Science and Technology, Norinco (Cina), Hanwha e Poongsan (Corea del Sud), Orbital ATK e Textron (USA)

2 I paesi che hanno aderito alla CCM sono 119. La Convenzione proibisce l’uso, la produzione, il trasferimento

e lo stoccaggio di munizioni cluster, come anche l’assistenza ad ognuna di queste attività. La Convenzione

inoltre richiede la bonifica delle aree contaminate e l’assistenza alle vittime di questi ordigni.

INFORMAZIONI PER I MEDIA

Il rapporto è strutturato in quattro sezioni: una lista dei produttori di munizioni cluster chiamata “ Red flag list”; la Hall of Shame in cui sono riportate le istituzioni finanziare che sono connesse con la red flag list; la Hall of Fame e runners-up, che consiste in una panoramica sulle istituzioni finanziare che presentano politiche di messa al bando nei confronti di investimenti verso i produttori di munizioni cluster; le buone pratiche dei paesi, dedicato a cosa gli Stati stanno facendo per bandire gli investimenti verso i produttori di munizioni cluster.

L’Italia, non presenta nessuna istituzione finanziaria nella Hall of Shame, anzi Banca Etica è presente nella Hall of Fame ed abbiamo Intesa Sanpaolo e Unicredit group tra i nomi che, presenti in “seconda posizione” possono accedere alla Hall of Fame con piccoli interventi sulle loro policy. Quest’anno le Generali anch’esse inserite l’anno precedente nella Hall Fame – pur avendo confermato la loro policy di esclusione di investimenti di questo tipo- non risultano nel rapporto per non aver risposto nei termini di stampa.

Il report descrive come nota positiva l’aumento del numero degli istituti finanziari che si sono dotati di una politica omnicomprensiva di bando degli investimenti in queste compagnie. Inoltre, la Singapore Technologies Engineering ha annunciato pubblicamente nel 2015 di aver fermato la produzione di munizioni cluster.

Uno dei modelli di munizioni cluster prodotto dalla Textron è stato utilizzato dalla coalizione guidata dall’Arabia Saudita in Yemen fin da marzo 2015, come riportato dalle ricerche condotte da Human Rights Watch e da Amnesty International.

Lo scorso 27 maggio il governo degli Stati Uniti ha bloccato il trasferimento di queste cluster (CBU-105

Sensor Fuzed) all’Arabia Saudita dovuto all’uso di questi ordigni nelle vicinanze di aree abitate da civili.

Tra il 2015 ed il 2016 il 91% degli incidenti dovuti a munizioni cluster di cui si è avuta notizia in Yemen ha riguardato civili, compresi sminatori. Di questi, il 22% è rappresentato da bambini.

Ad oggi 10 paesi si sono dotati di una legislazione contro gli investimenti relativi alle munizioni cluster (Belgio, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Lussemburgo, Nuova Zelanda, Olanda, Samoa, Spagna e Svizzera). La Spagna è stato l’ultimo paese ad unirsi a metà del 2015.

I membri della Cluster Munition Coalition (CMC) in Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Lussemburgo, Olanda, Spagna, Svezia, Svizzera e negli USA, aderiscono alla Giornata d’azione mondiale per fermare gli investimenti esplosivi.

Scaricare  il  report  completo  “Worldwide  Investments  in  Cluster  Munitions,  a  shared  responsibility”

http://www.stopexplosiveinvestments.org/report.

Infografica su incidenti provocati dalle munizioni cluster  http://bit.ly/1WIbEPj

Video animato di un minuto Stop Explosive Investment  http://bit.ly/25Nyb28.

Immagini in alta risoluzione  http://bit.ly/1sx6GrS.

Si richiede l’utilizzo dei crediti per le immagini usate.

Per   interviste   e   informazioni   Giuseppe   Schiavello   340/4759230   Tibisay   Ambrosini   348/1049619 www.campagnamine.org